L'inaugurazione dell'Asilo infantile fu per Avolasca un evento importante, che forse mai come in quella domenica dell'8 agosto 1926 vide tanti ospiti illustri. Le case e gli archi del paese erano imbandierate con drappi d'ogni colore e per l'occasione era giunto da Tortona il vescovo Pietro Grassi che nel suo discorso mise in evidenza il significato del gesto che esso esprimeva. L'opera porta la firma di uno dei più illustri architetti italiani dell'epoca: Gino Coppedè.
L'asilo, con annessa cappella, è intitolato a Maria e Caterina, rispettivamente moglie e nuora di Alessandro Cerruti che aveva fatto di Avolasca un "buen ritiro" per la propria famiglia.